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Nell’ottagono centrale, sotto al carrubo, un denso tappeto di Lippia repens; intorno un insieme originale di arbusti sempreverdi tra i quali spiccano Michelia figo, Banksia serrata, Coprosma lucida e Parasyringa sempervirens.
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Sulla sinistra della lunga prospettiva le “stanze” di Rose, trattenute da una siepe di Eyonymus japonicus microphyllus Variegatus; sulla destra cascate rigogliose di Convolvulus sabatius e Polygonum biflorum ed alcuni arbusti assai rari come Colletia cruciata e Budleya altenifolia.
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Una piccola giungla di delizie, tappezzata di mille eriche con molte piante australiane.
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Uno dei Giardini “formali” della Landriana; le grandi sfere degli agrumi e degli aceri e le piccole palline di Myrsine africana sovrastano i tenui colori dei rombi tappezzati con Lysimachia.
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Nel secondo dei giardini “formali” la semplicità e le proporzioni sono maestre: Viburnum tinus ed una massa di tulipani rosa ad aprile
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Tra i muri di Pittosporum tobira una bordura di Liriope muscari punteggiata da cipressi.
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Sotto i vecchi ulivi, le aiuole severamente definite, sprigionano un’esuberanza di piccoli arbusti, perenni e bulbose, tutti con fiori sul lilla o giallo; tulipani, agli, Tulbanghia, varie Lamium, Salvie, Ruta graveolens, Phlomis fruticosa e Rose.
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Una lunghissima gradinata fiancheggiata di larghe bordure all’insegna del bianco e del rosa chiaro; iberis, Armeria, Gaura e Salvia leucantha come preludio agli arbusti: Rosa Romneya, Carpenteria, Hibiscus “White la France” Hoheria e Sorbus. Un consiglio: arrivando in fondo osservare l’intera scalinata guardando indietro.
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Una miriade di rose profumate crescono in aiuole di forma libera, orlate di lavande, timi e nepeta. I colori vanno dal bianco candido ad ogni sfumatura di rosa e cremisi. Quando le rose prendono il loro riposo di mezz’estate, sorgono tra loro tanti arbusti fioriti di Pavonia rosea.o si nasconde la Fontana Segreta.
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La valle delle rose è confinata verso nord da un folto gruppo di magnolie, alcune a fioritura estiva come la rara Magnolia delavayi, altre- le orientali- a fiore primaverile.
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Sono a terrazza e preludono al Giardino all’italiana: le ben definite losanghe contengono piramidi di Trachelospermum Jasminoides.
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Le dimensioni complessive ed il rigoroso disegno dei quadri e rettangoli delle siepi di alloro, i quadrati di evonimo contornati di verbena lilla e le file di Magnolia grandiflora hanno reso questo, il più conosciuto dei Giardini della Landriana.
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Alberi di canfora nascondono un piccolo giardino a vasca. Le scarpate sono rivestite di Buxus; intorno alla vasca vasi a fioriture stagionali: Lantana montevidensis e piccoli bossi a palla per i vasi piccoli, allori ad alberello per i vasi grandi.
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Sotto gli alberi di meli ed alcuni ciliegi da fiore, dei Rhaphiolepis ed un tappeto di piccolissime margherite (Erigeron karvinskianus) e violette.
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Sebbene le collezioni di camelie predominino nel bosco – nella parte bassa le camelie “italiane” – trovano rifugio qui, arbusti rari come Gordonia chrysantha, Enkianthus campanulatus e vari Cornus e Leucothoe e tutta una collezione di edere.
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Sebbene le collezioni di camelie predominino nel bosco – nella parte bassa le camelie “italiane” – trovano rifugio qui, arbusti rari come Gordonia chrysantha, Enkianthus campanulatus e vari Cornus e Leucothoe e tutta una collezione di edere.I cipressi di palude – Taxodium distichum – sono gli alberi più importanti del lago. Immancabili ed insolite sono le enormi foglie della Gunnera manicata.
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Un angolo molto tranquillo tappezzato con un fitto manto di Ciclamini.
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Un bello spazio aperto rallegrato dalla fioritura primaverile di P.padus e P. Accolade.
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Una moltitudine di “Mutabilis”, la più ariosa delle rose, aleggia come tante farfalle sopra un mare scuro di Ophiopogon japonicus. Sugli alberi di Melia azederach si arrampica una rosa tea ormai molto rara, la “Belle Lyonnaise”.
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Helleborus, Narcissus e Bergenia crescono bene sotto l’ombra delle nostre querce in compagnia di molti arbusti compresi il poco conosciuto Rhodotypos scandens, con grandi fiori bianchi in primavera.
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Un grande prato che ospita, come dice il nome, piante in prevalenza blu, messe in risalto dalla massa di rose “Swany” ed altre piante bianche. Poi ci sono Agapanthus, Salvia x Indigospire e Salvia misella ed anche piante semplici come le campanule e la Pervinca; ma l’orgoglio di questo giardino sono i Ceanothus, con la loro fioritura imbattibile di ogni tonalità di blu.
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Alla Landriana c’è sempre stato un giardino grigio, oggi ambientato in un viale di ulivi e splendidi Echium – che forma adesso il giardino divisorio tra gli spazi di esposizione. Qui ci sono i cisti, le lavande, tutte le artemisie, le Westringia e mille altre piante, comprese le rose “Iceberg” per farne il più solare di tutti i nostri giardini. E siccome l’acqua non deve essere mai lontana in un giardino mediterraneo, in fondo si nasconde la Fontana Segreta.
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Crescono qui, nell’ombra dei pini molte varietà di Hydrangea macrophylla.
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